Per cercare di favorire lo smobilizzo dei crediti, le amministrazioni pubbliche devono certificare, su istanza del creditore, gli eventuali crediti certi, liquidi ed esigibili, relativi a forniture, somministrazioni, appalti e prestazioni professionali nei confronti di una pubblica amministrazione.
L’istanza può essere presentata, mediante l’apposito portale internet, per i crediti vantati verso amministrazioni statali, centrali e periferiche, enti locali e del Servizio Sanitario Nazionale (con alcune eccezioni), enti pubblici, camere di commercio e altre pubbliche amministrazioni.
Nel caso in cui la pubblica amministrazione non provveda al rilascio della certificazione entro trenta giorni il creditore può chiedere la nomina di un commissario che sarà incaricato di provvedere al rilascio della certificazione.
Una volta ottenuta la certificazione il creditore può attendere il pagamento che deve essere effettuato nel termine previsto nella certificazione, ovvero utilizzare il credito in compensazione con eventuali debiti di natura tributaria o contributiva oppure può cedere o richiedere l’anticipazione ad un istituto di credito; in quest’ultimo caso per le certificazioni presentate entro il 31 ottobre 2014 (data in vigore al momento) i crediti sono assistiti da garanzia dello Stato e la percentuale di sconto ammonta all’1,90% annuo per crediti fino a 50.000 euro e all’1,60% per importi eccedenti il suddetto limite.
Si tratta perciò di uno strumento da prendere in considerazione per quei soggetti che vantino crediti nei confronti delle amministrazioni pubbliche, troppo spesso molto lente nel pagare.